L’uso dei Non-Fungible Token nei casino online

In Novità sui casino
Badge, premi, merchandising ed accessi esclusivi per gli appassionati, con gli NFT che entrano nel mondo del gaming e degli eSports.
Nel gergo quotidiano degli ultimi anni numerosi neologismi sono entrati di diritto nel vocabolario di tutti coloro che hanno familiarità con il web ed il suo progresso. Tra i concetti più utilizzati fa capolino quello di Non-Fungible Token, una tipologia di token crittografico che risulta esclusivo ed autentico tramite un registro immutabile chiamato Blockchain, senza la possibilità di essere quindi intercambiabile.
Ne fanno parte oggetti unici, da collezione, persino pezzi d’arte che vanno a ruba tra gli appassionati, che li utilizzano anche nel gaming. Proprio in questo mondo, l’utilizzo della blockchain e dei Nft porta allo sviluppo di nuovi modelli di business per le aziende del settore, che al contempo diventano sempre più appetibili e competitive.
La vera bellezza dei NFT è proprio la versatilità, elementi unici che possono fungere da:
- chiave d’accesso di una serie di servizi prestati dai brand come piattaforme digitali
- conferire diritto di voto in un summit di vertice
- garantire l’accesso ad un evento esclusivo
- rappresentare la proprietà di un bene reale o digitale
I Non-fungible Token rappresentano sempre di più una risorsa unica e preziosa anche per il gaming e per le loro prospettive future, basta pensare che già alcuni providers hanno integrato gli NFT nelle slot machine online. Nella dinamica della challenge, infatti, possono essere acquistati come elemento prezioso, bonus o badge da esibire all’interno del gioco per avere più armi a disposizione rispetto all’avversario. Crea al contempo un senso di appartenenza esclusivo alla community di riferimento, dando uno slancio importante ai neofiti e fidelizzando sempre di più gli appassionati.
Ha sposato l’idea NFT anche il mondo degli eSports, con un numero sempre maggiore di fruitori abituali ed in netta ascesa negli ultimi due anni, puntando ai concetti di unicità e personalizzazione, con la creazione ad hoc di elementi esclusivi che rimandano alla propria squadra o ai propri interessi. Già nel 2021 numerosi brand come VeraESports, hanno introdotto la modalità NFT per gli highlights delle partite che diventano di proprietà del tifoso, unitamente a contenuti extra esclusivi ed un merchandising personalizzato.
Ancora più evoluta ed ambiziosa l’idea di Gods Unchained, un card game che trasforma ogni singola carta collezionabile in un NFT certificato dalla blockchain, con proprietà ImmutableX. Il giocatore diventa così possessore esclusivo di tutto il suo pacchetto carte, disponendone per più usi all’interno del gioco, che deciderà autonomamente senza interferenza esterne.
Strategie vincenti per fidelizzare il giocatore, ricompensandolo con premi – anche nel gambling si usa un approccio simile, riconoscendo agli utenti che si registrano alla piattaformad di gioco omaggi come i bonus senza deposito immediato - e contenuti esclusivi, disegnando scenari sempre nuovi, ambiziosi, al passo con i cambiamenti e che esplora un terreno molto fertile ancora poco sfruttato nelle sue infinite potenzialità. Al contempo si eliminano i competitor, creando situazioni di gioco diverse ed in crescendo.
Discorso simile anche per la crescita dei brand, incentivati in nuove collaborazioni e sinergie per creare prodotti unici ed esclusivi, invogliando così i gamer non soltanto a monetizzare ma alla strategia ancor più appagante del win to win. Gli stessi NFT si incastrano al meglio anche in prospettiva futura, dove il Metaverso è un concetto sempre più concreto ed in rapida espansione.
Come ogni strumento tecnologico in divenire, è giusto analizzare anche l’altro lato della medaglia, prendendo in considerazione gli elementi al momento meno convincenti nel mondo NFT. In primis, non vantano ancora una precisa collocazione giuridica: non sono espressamente regolamentati, con ancora grande incertezza dell’evoluzione degli stessi, nel vasto mare tra utility token e security token.
Da chiarire anche i diritti di proprietà intellettuale a lunga gittata: all’acquisto di un NFT il proprietario ha un diritto di proprietà univoco su quel bene digitale che utilizzerà ad esempio all’interno del gaming che, a sua volta, ha un autore dei propri diritti. Stesso discorso per i brand che dispensano NFT di outfit o oggetti brandizzati all’interno di un gioco che non comporta al contempo il diritto di esportarli in un’altra realtà virtuali, altri contesti o altri giochi.
Proprio per queste ragioni, il meccanismo di introduzione degli NFT nel gaming deve essere preciso e capillare, per assicurare ai fruitori un servizio cristallino, unico e senza rischi. Al momento però, il futuro non può che sorridere ai Non-fungible Token ed alla loro versatilità, con la strada che resta più che in discesa per la splendida sinergia con il mondo del gaming e per gli appassionati di tutto il mondo.