Prospettive 2023 del gioco d'azzardo in Europa

In iGaming e gioco online
Con l’avvento del 2023 risulta interessante analizzare gli ultimi dati per conoscere le prospettive del gioco d’azzardo nei prossimi mesi, in tutta Europa. Secondo le prime proiezioni in Italia troveranno sempre più spazio i casinò live. Il successo dei casinò live, online, è legato soprattutto al costante aumento dei giocatori online, alla maggiore interazione con croupier in carne ed ossa in una sala terrestre grazie ad un software che sfrutta il sistema delle videoconferenze, all’inclusione di sale VIP e ai programmi fedeltà riservati agli utenti più “fedeli”.
Un ruolo centrale continuerà a essere detenuto dai bonus riservati agli utenti, sia ai nuovi iscritti che ai giocatori datati, con i bonus senza deposito che rappresenteranno lo strumento più valido per la conversione di nuovi giocatori e la loro fidelizzazione.
Fondamentale per la crescita del numero dei giocatori sarà anche l’offerta dei servizi on demand e la gestione sicura dei dati, con tecnologie sempre più all’avanguardia, sia per i casinò online ADM di maggior prestigio, sia per i casinò terrestri.
Anche in buona parte dell’Europa Europa le prospettive sono ambiziose, così come confermano i dati di gennaio del comparto in Danimarca, Svezia, Germania, Bulgaria e Malta.
Danimarca, boom dei casinò terrestri e crollo delle scommesse
I dati pubblicati dall’Autorità danese per il gioco d’azzardo in riferimento al 2022 confermano numeri nettamente in ripresa rispetto all’anno precedente, caratterizzato dalle restrizioni pandemiche. Nella finestra di riferimento relativa ai mesi di novembre e dicembre dello scorso anno, invece, si evince una crescita esponenziale dei casinò terrestri danesi che passano dai 26 Milioni di raccolta a più di 34 in soli 30 giorni.
Anche i casinò online hanno dimostrato una crescita nell’ultimo mese del 2022, superando i 272 Milioni contro i 232 di novembre, in termini di raccolta.
Trend invertito per le scommesse, che calano dai 259 Milioni di novembre ai 135 Milioni di dicembre.
L’autocontrollo della Germania: il 94% dei blocchi deriva dai giocatori
Il mercato del gioco d’azzardo tedesco ha registrato numeri altissimi nel 2021, con un volume di gioco che supera i 10 Miliardi di ricavi lordi. Di questi, 9.379 Milioni fanno parte del gioco legale che ne rappresenta il 93%, mentre il restante 7% comprende la fetta del gioco d’azzardo illegale.
In netto aumento il flusso delle scommesse sportive che raffigurano il 14% del mercato e un volume di giocate di 9,1 Miliardi di euro, con un tasso di giocate legali del 95%.
Il 43% del mercato è invece delle lotterie, il 26% delle slot machine, mentre i casinò restano fermi al 5%.
Molto interessanti anche i dati relativi al numero di giocatori bloccati in Germania. Al 31 dicembre 2021 erano impossibilitati a giocare ben 106.869 utenti, il 92% dei quali si è auto-bloccato.
I casinò rappresentano il 43% della fonte di blocco, mentre gli operatori di scommesse sportive contribuiscono nella misura del 29% e le sale giochi per il 23%.
Nel 2022, il numero delle persone bloccate è aumentato ancora di più superando le 150.000 unità, con il 94% di persone autobloccate.
Svezia e Polonia, due casi eclatanti ma diametralmente opposti
In Svezia è stata promossa una guida per aiutare i concessionari a promuovere il gioco responsabile. L’operazione riguarda i giochi pubblici, giochi commerciali terrestri, giochi su navi nel traffico internazionale ed è rivolta a tutti i licenziatari. La necessità di nuove linee guida al gaming, secondo gli esperti di Ernst& Young, è dovuta all’incidenza economica del gambling, che rappresenta i maggiori ricavi netti degli operatori legali europei.
Lo studio riporta come Svezia, Slovacchia e Grecia nel 2021 abbiano rappresentato i gradini del podio più alti in termini di ricavi netti, mentre i risultati peggiori sono stati riscossi da Slovenia, Paesi Bassi e Bulgaria.
La capofila Svezia svetta con 89€ di spesa pro capite, mentre Grecia e Slovacchia hanno una spesa media pro capite di 63€.
Un caso singolare è quello della Polonia, dove la spesa pro-capite è di poco superiore ai 16€, configurando il Paese come uno di quelli coi ricavi più bassi in UE. Un dato che, tuttavia, dev’essere letto anche alla luce della cosiddetta economia sommersa, il cui fatturato nel 2021 ammontava a quasi 28 Miliardi di PLN, la moneta locale.
Secondo lo studio di E&Y nel 2021 il valore del fatturato del gioco d’azzardo illegale ha rappresentato in Polonia 27,7 Miliardi di PNL, cioè il 51% dell’intero fatturato del comparto.
Il problema del gioco illegale è, dunque, una priorità per il mercato polacco, sul quale si dovrà intervenire anche riducendo l’imposta sul fatturato o introducendo un’imposta GGR che tenga conto dei proventi delle società epurati delle vincite. Una pressione fiscale proporzionale e adeguata sembra essere l’unico modo per sottrarre consensi al mercato illegale, facendoli migrare volontariamente dalla zona illegale a quella legale e generando così entrate per il bilancio statale e protezione per i giocatori.
Malta
In riferimento al 2022, Malta registra 19,3 Milioni di giocatori online, con un aumento dell’8,7% rispetto ai 12 mesi precedenti. Un vero record, superando persino i 19 Milioni degli ultimi sei mesi del 2020, spinto dagli 8,9 Milioni di nuovi account registrati.
La fetta di utenti più giovane è aumentata, con la fascia 18-24 anni che raggiunge il 25% del totale. I casinò online e i prodotti con licenza di tipo 1 hanno sfondato il tetto del 71% delle entrate complessive, il 57,1% delle quali è rappresentato dalle slot machine online.
I ricavi delle licenze di tipo 2 relativi alle scommesse sportive, invece, scendono al 21,3% e le licenze di tipo 3 sono stabili al 7,3% delle entrate.
Dando uno sguardo ai lavoratori di settore, nel gioco d’azzardo maltese risultano impiegati 10.100 lavoratori, di cui il 93% lavora nell’online. Buona parte di essi, inoltre, proviene da altri paesi europei.